L'AMORE E' UN VIAGGIO

"E' che, senza Roberto, non ho ricordi." (Paolo)


Scriveteci: robertoepaolo2014@gmail.com


Perchè?

Questa mattina tra le notizie pubblicate su ansa.it, una in particolare ha attratto la mia attenzione: "Offese omofobe a ragazzo, denunciato un professore - Ragazzo ha reagito e l'insegnante lo avrebbe colpito a calci e pugni."
Ma perché?
Subito la mente mi ha ricordato la notizia della Curia di Milano che aveva inviato una comunicazione agli insegnanti di religione con la quale chiedeva di segnalare le scuole dove si tratta l'argomento omosessualità: "... in tempi recenti gli alunni di alcune scuole italiane sono stati destinatari di una vasta campagna tesa a delegittimare la differenza sessuale affermando un'idea di libertà che abilita a scegliere indifferentemente il proprio genere e il proprio orientamento ...".
Ma perché?

A domanda rispondiamo

In questi ultimi tempi abbiamo ricevuto diverse richieste di informazioni e chiarimenti sulla nostra esperienza di unione civile a New York. In particolare la domanda più frequente è stata:
"Vi sareste sposati a New York in ogni caso anche se in Italia fosse già riconosciuta la vostra unione?"
Ovviamente la risposta è positiva. Si, ci saremmo comunque uniti in matrimonio nella splendida location di Central Park a New York perché è una delle città che più ci affascina e anche perché abbiamo avuto un'organizzazione eccellente. Noi abbiamo solo dovuto pensare a preparare i documenti e le valigie.  Per questo motivo abbiamo deciso di offrire una più dettagliata informazione leggendo questa pagina. Evviva gli sposi.

"Ci sposiamo, non è un delitto"

Giovedì 9 Ottobre, ci siamo alzati di buon ora per andare alla stazione di Parma. Alle ore 7:00 sarebbe arrivato il treno da Milano che accompagnava Silvia Nucini, affermata giornalista di Vanity Fair. Dopo i convenevoli siamo andati nel Salone di Roberto per rilasciare l'intervista del nostro matrimonio. Più che una intervista formale è stata una amichevole chiacchierata, dove abbiamo raccontato a braccio, la nostra storia, il nostro percorso di vita assieme. Su Vanity Fair n. 41 del 22 Ottobre 2014, hanno pubblicato la nostra intervista con alcune immagini scattate al Central Park di New York durante la cerimonia della nostra unione.
Grazie a Vanity Fair per l'opportunità offerta e grazie a Silvia per la gentile disponibilità e grande professionalità. (Leggi)

E noi?

Anche l'Estonia ha detto si alle unioni tra persone dello stesso sesso, è il primo Paese, ex Sovietico a farlo. Così in Europa ben 19 Paesi su 28 tutelano le coppie omosessuali. E in Italia? Lo scorso Luglio anche la Croazia ha detto si alle unioni civili. E noi? Le affermazioni del Presidente del Consiglio ci hanno dato qualche speranza. Ci auguriamo che non siano le solite intenzioni e che alle parole seguano i fatti concreti e a breve termine. Mi piacerebbe che in Italia, prima della conclusione del semestre di presidenza dell'Unione Europea sia approvata una legge per la nostra tutela. Al di là dell'orientamento politico, apprezziamo quanto dichiarato e che finalmente siano poste al centro dell'attenzione la persone e non le antiquate ideologie dei partiti. Siamo cittadini italiani ai quali sono ancora negati diritti fondamentali. Riconoscere i giusti diritti alle coppie omosessuali non toglie nulla alle altre né tantomeno ai singoli cittadini.
A chi dice che ci sono altre priorità da affrontare noi rispondiamo che da oltre un decennio si dovevano adottare i provvedimenti suggeriti dalla Unione Europea.
A chi dice che non dovremmo avere gli stessi diritti perché una famiglia è costituita solo da un uomo e una donna, rispondo che allora dovrebbero essere diversificati anche i doveri. Perché quando fa comodo al fisco, i nostri redditi sono considerati come fossimo un nucleo familiare ancorché non riconosciuti? Perché un parlamentare può lasciare il suo vitalizio al proprio barbiere mentre al mio compagno non spetta nulla?
A chi dice che non siamo una famiglia rispondo di leggere il provvedimento legislativo italiano che considera, dal punto di vista civile, "famiglia anagrafica" l'unione di persone per motivi affettivi senza distinzione di sesso (Legge 1228/54 e DPR 223/89). Non solo, l'Art. 2 della Costituzione Italiana stabilisce che: "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità" 
Ovviamente la famiglia è una formazione sociale in cui l'individuo svolge la sua personalità, e su questo non è possibile obiettare alcunché. L'Art. 3 sempre della nostra Costituzione, recita:"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali" 
Questi due articoli sono inseriti nella parte introduttiva della Costituzione intitolata "Principi Fondamentali", dunque non messi lì per caso. Già questo dovrebbe far riflettere, in quanto costituisce la base di ogni discussione in merito ai diritti civili.

A chi crede di conoscere il termine "famiglia" ricordo che l'etimologia della parola famiglia è da ricondursi al termine osco fama casa, da cui il latino famīlia, cioè l'insieme dei famûli. Pertanto, famiglia in senso stretto ed originario, significa piccola comunità di "persone che abitano nella stessa casa".
A chi afferma che amore possa essere solo tra un uomo e una donna, noi vi invitiamo a conoscerci e a non ignorare la nostra storia, i nostri sentimenti, la nostra dignità.


Una settimana impegnativa ma indimenticabile.

Dopo la fantastica festa da Bortolino, la domenica successiva siamo partiti per New York dove, forse anche alla complicità del bel tempo, tutto è andato alla perfezione.
Lunedì mattina avevamo appuntamento, presso la hall del MAVE Hotel, con l'organizzatrice dell'evento. Puntuali alle ore 8:30 si sono presentati: Gino di origini italiane, il titolare dell'organizzazione e la sua collaboratrice di cui non ricordo il nome. Dopo le presentazioni siamo andati in un bar poco distante perché il MAVE Hotel non ha spazi comuni da condividere. Hanno controllato i documenti che abbiamo portato dell'Italia, ci hanno informati di tutti i passaggi che avremmo dovuto fare assieme a loro e ci hanno dato il testo che avrebbero letto durante la cerimonia. Il testo prevedeva anche lo scambio degli anelli, cosa questa che non avevamo previsto. Subito Paolo ha iniziato a pensare come rimediare.
Per agevolarci nelle pratiche e per fare in modo che noi tornassimo già con il certificato di matrimonio in mano, hanno proposto di anticipare i tempi andando in Municipio anche con la testimone per concludere in mattinata tutto quanto.
Rintracciata la Federica che cercava di prendere confidenza con la grande mela, siamo andati in taxi al Municipio. Fortunatamente io ero da solo in taxi con la coordinatrice e ne abbiamo approfittato per definire gli ultimi dettagli della sorpresa canora a Roberto. Nonostante il mio scolastico inglese, lei si è dimostrata paziente e collaborativa. 
Giunti in Municipio, prima di entrare, ci ha ricordato come comportarci e cosa avremmo fatto. Al momento del nostro turno (eravamo la coppia n. 46), ha sbrigato tutte le formalità necessarie, aiutandoci in ogni passaggio.
Dopo circa un paio di ore, eravamo felicemente sposati, mancava solo la cerimonia ufficiale.
La coordinatrice ha trattenuto tutti i documenti per procedere alla traduzione ed alla applicazione della apostilla al fine della regolarità per l'estero.
Ci siamo salutati dandoci appuntamento per il Giovedì pomeriggio alle ore 15:30 al MAVE Hotel dove saremmo stati accompagnati al luogo della cerimonia con i nostri amici.

Martedì in mattinata siamo andati all'Apple Store in quinta strada per visionare il nuovo IPhone 6 che sarebbe uscito dopo pochi giorni (per il quale Roberto ha fatto ben 7 ore di coda per accaparrarselo!). Paolo ha chiesto la complicità di Federica, chiedendole di distrarre ed  intrattenere Roberto mentre andava alla ricerca degli anelli. Appena fuori l'Apple Store c'è una gioielleria e senza pensarci due volte, fulmineamente Paolo è entrato per acquistare gli anelli per la cerimonia. L'unico dettaglio era che si trattava di Cartier! Oltre agli anelli, anche un bracciale coordinato, quale regalo per Roberto. Nessuno, tranne Federica, si è accorto di nulla! Wow!

Giovedì alle ore 15:15 è arrivata puntuale la splendida limousine messa gentilmente a disposizione dalla nostra amica e consulente di viaggio Raffaella (grazie ancora per la squisita sorpresa). Alle 15:30 ci ha raggiunto la coordinatrice e alle 15:45 siamo partiti alla volta del Central Park. Con noli c'erano anche i mitici amici olandesi Jan e Jan che sono venuti apposta a New York per la nostra unione.
Al nostro arrivo al Central Park ad attenderci c'era Gino, l'officiante la funzione ed il fotografo. In pochi minuti a piedi abbiamo raggiunto la splendida location del Bowe Bridge. Ci siamo collocati al centro e mentre attendavamo che l'officiante iniziasse la cerimonia, si avvicinato dal nulla un ragazzo di colore che ha iniziato ad intonare la prima canzone scelta per Roberto. Nessuno si era accorto di nulla e per Robby è stata talmente tanta la sorpresa che si è commosso fino alle lacrime. Le barche sotto il ponte si fermavano ad ascoltare e curiosare e la gente che passava sul ponte con grande simpatia ci salutava facendoci gli auguri, "Congratulation!" e scattavano foto ricordo. Sembrava la scena di un film.
Terminato il primo bravo, interpretato in maniera superba, l'officiante in lingua italiana ha iniziato la cerimonia. Roberto non conosceva il testo e non sapeva che avremmo dovuto scambiarci gli anelli e quando l'officiante ha chiesto alla testimone gli anelli, per lui è stata una seconda graditissima (… e preziosissima) sorpresa.
Alla conclusione della cerimonia, si avvicinato di nuovo il cantante che ha eseguito in maniera impeccabile il secondo brano, davvero difficile da interpretare a cappella, ma la sua bravura è stata davvero eccezionale.
A questo punto foto di rito con un fotografo davvero bravo e attento ai particolari, peccato che a noi non piacciono molto le foto in posa e quindi dopo una seria di scatti abbiamo chiesto di sospendere perché abbiamo ritenuto fosse più che sufficiente.
Al termine di tutto la coordinatrice e Gino ci hanno consegnato i certificati di matrimonio con tutta la documentazione necessaria per richiedere la trascrizione, ovviamente nei Paesi dove questa è riconosciuta!!!
Ci siamo scambiati i biglietti da visita e ci siamo congedati da loro.
Assieme ai nostri amici siamo andati a brindare all'house boat bar dove noleggiano le barche. Poi verso le 18:00 abbiamo cercato i taxi per raggiungere il la terrazza del 230 5th avenue. Lascio immaginare  il traffico a quell'ora e i 50 $ per arrivare, ma almeno ci siamo rilassati un attimino.

Giovedì verso le ore 19:00 abbiamo raggiunto  il 230 5th Avenue, siamo saliti alla terrazza e presentata la prenotazione alla receptionista. Senza farci attendere ci hanno subito accompagnati al nostro tavolo, contrassegnato con un cartello in plexiglass "Reservation for Mora e Gozzi".
Non hanno nemmeno controllato il numero dei partecipanti!
Location strepitosa con una vista mozzafiato su Manhattan e giusto di fronte l'Empire State Building illuminato di bianco.
Musica ottima, servizio impeccabile, cameriere molto belle, disponibili e gentili. Ottimi cocktail e buoni anche gli stuzzichini. Il servizio era veloce e pulito nonostante ci fosse un numero indefinito di persone. Una meravigliosa
serata a conclusione di una altrettanto giornata indimenticabile.
Che dire ancora?!? E' stato tutto perfetto e per questo ringraziamo Raffaella per l'infinita pazienza e tutti i suoi collaboratori e corrispondenti che hanno fatto di una cerimonia, un sogno che rimarrà nei nostri ricordi per sempre.

Le foto le potete vedere cliccando qui, oppure selezionando una opzione con l'indicazione "Album" nella colonna qui a destra. Buona visione.

18 Settembre 2014 - È fatta!

E' vietata la riproduzione anche parziale.
È andato tutto secondo il programma. Complice una soleggiata giornata con un cielo azzurro sopra a New York e la temperatura ideale.
Sul "Bow Bridge" al centro del suggestivo Central Park, abbiamo ufficializzato la nostra unione, confermando le nostre promesse col simbolico scambio degli anelli. Cosa che Roberto non si aspettava. Anche il cantante godspell che ha intonato all'inizio e al termine della cerimonia, due brani particolarmente intensi, è stata una emozionante sorpresa per Roberto.
Tutto è stato perfetto grazie anche all'attenta organizzazione in loco.
Gli amici presenti hanno scattato molte foto e presto ne proporremo alcune per farvi partecipi del nostro evento.
Ora (sono le 19:50) siamo sulla terrazza del famoso 230th in fifth Avenue per brindare tutti assieme.
Un ringraziamento a tutti quanti ci hanno inviato messaggi d'affetto.

18 Settembre 2014 - Il grande giorno

Buongiorno New York!
Sono le 7:00 e ci siamo appena svegliati. Sopra alla grande mela uno splendido cielo azzurro e limpido. Le previsioni indicano oggi come una calda giornata estiva.
Il tempo di una doccia e della abbondante colazione americana, col rischio di non entrare più nei vestiti della cerimonia, poi raggiungiamo i nostri amici olandesi Jan e Jan che hanno voluto essere testimoni del nostro evento dopo avere anche partecipato alla festa da Bortolino.
La Fede trascorrerà la mattinata in giro per la città. Speriamo non si perda!!!

Finalmente ci siamo! Abbiamo pensato alla nostra unione a Gennaio di quest'anno e oggi siamo pronti per confermare le nostre promesse.

Il programma della giornata:
15:15 - ci raggiungono in hotel i nostri amici olandesi Jan & Jan.
15:45 - la limousine ci viene a prendere per andare tutti assieme alla location della cerimonia. Grazie a Raffaella, la nostra organizzatrice di viaggi per il gentile pensiero!
16:30 - inizio della cerimonia e scambio degli anelli (sono una sorpresa perché Roberto non se li aspetta!)
17:00 - termine della cerimonia e foto di rito.
18:30 - ritrovo sulla terrazza del 230th per il rinfresco con gli amici che hanno partecipato.
... e vissero felici e contenti.

15 Settebre 2014

Ore 7:00 - Finalmente siamo a New York! Siamo arrivati ieri sera alle 19:00 e sbrigate le pratiche dell'immigrazione, siamo arrivati a Manhattan. Arrivati in hotel, ci siamo sprofondati nel comodo lettone per riposare.
Complice il jet lag, alle 4 di questa mattina eravamo già in piedi. Pazienza: doccia e colazione all'americana.

Ore 8:30 - Come da accordi stiamo aspettando il coordinatore del nostro matrimonio per completare le pratiche in Comune e definire gli ultimi dettagli della cerimonia.

Ore 8:45 - Abbiamo appena ora incontrato i nostri coordinatori e in taxi stiamo andando verso gli uffici del Conune per verificare i documenti e completare le pratiche ... che ansia!!!

Ore 9:20 - Siamo negli uffici comunali. Ma quanta gente c'è?!? E sono tutti qui per unirsi in matrimonio! Noi abbiamo il numero 46!

Ore 11:35 - Ooooooook! I documenti sono pronti, manca solo la cerimonia ed è fatta. Adesso shopping sfrenato!!!

Perchè giudicate?

Sono come sono. Sono quello che sono, una persona come te che chiede solo il rispetto per la propria identità. Rispetto per quello che sono, per come sono. Quello che faccio, nella mia intimità, agli altri non deve interessare nulla. I sentimenti che ci legano sono gli stessi che legano tutte le coppie che si vogliono bene. Avete forse paura di sentire parlare di amore tra persone dello stesso sesso? Noi siamo una coppia come le altre, con gli stessi doveri: lavoriamo, produciamo reddito e paghiamo le imposte e le tasse. Ma in cambio non otteniamo gli stessi diritti.
Qualsiasi giudizio offensivo o contrario al rispetto delle persone rappresenta una grave aggressione all'uguaglianza dei sessi e alla libertà di espressione prevista dalla Costituzione della Repubblica Italiana a da tutti i Paesi moderni. Paolo

Reggio Emilia: un passo avanti.

Con un sms inviato ieri sera (09/09/2014), una cara amica e collega ci ha informato che su  TeleReggio, hanno comunicato al telegiornale che il consiglio comunale ha dato via libera alla registrazione dei matrimoni gay.
Bene un piccolo passo avanti. Ma ahimè manca ancora una legislazione nazionale che è l'unica a garantire i diritti necessari alle unioni omosessuali.
Sarebbe ormai ora che il legislatore italiano prenda una precisa  posizione sull’argomento delle coppie omosessuali e più in generale delle coppie di fatto.
L’Italia è l’unico Paese europeo che non ha ancora legiferato in materia di unioni omosessuali.
In Europa, il matrimonio "same-sex" è stato riconosciuto in dieci Stati (Islanda, Gran Bretagna ad esclusione dell’Irlanda del Nord, Francia, Spagna, Portogallo, Belgio, Olanda, Danimarca, Svezia e Norvegia). Negli Stati Uniti, oltre allo stato di New York, sedici stati già lo riconoscono. E’ infine ammesso in Brasile, Argentina, Uruguay, Sudafrica, Canada e Nuova Zelanda.
I tempi sono ormai maturi.

7 Settembre 2014 - La festa

Domenica 7 Settembre 2014, abbiamo organizzato una festa per salutare amici e parenti prima della nostra partenza per New York City.
Eravamo oltre 160 e complice la bella giornata e il luogo suggestivo dell'Ostello Bortolino a Viadana, abbiamo trascorso dei momenti meravigliosi e ricchi di forti emozioni.
Vogliamo ringraziare tutti gli amici e parenti che ci sono stati vicini, dimostrando una sincera espressione d'affetto.
Desideriamo ringraziare Roberto, titolare dell'Osteria da Bortolino e tutto il suo staff per l'ottimo cibo e la squisita accoglienza e disponibilità.
Grazie all'amico Massimo per il servizio fotografico.
Grazie a Daniele e al suo complesso per l'ottima e piacevole musica, a Francesco il mentalista, a Daniele il ritrattista che a tutti i partecipanti ha lasciato il ricordo della giornata, a Gigetto e sua moglie per l'intrattenimento dei più piccoli, a Soncini Ricevimenti per  il supporto strutturale e i preziosi suggerimenti. Grazie a tutti quanti hanno collaborato al buon esito della festa.
Grazie, grazie e ancora grazie.
Roberto e Paolo

Vi anticipiamo alcune immagini!




La promessa

Roberto,
prometto di stringerti oggi, come ieri, e sarà così anche domani e tutti i giorni che verranno.

Sarò il tuo amico, complice e amante. Mi innamorerò  ogni giorno dei tuoi occhi e del tuo sguardo stupito dalle possibilità che la vita offre.
 
Non smetterò mai di ridere insieme a te, di rendere leggero e semplice tutto ciò che ci sembra complesso e difficile.

Ti renderò orgoglioso, felice. 
 
Mi prenderò cura di te e mi abbandonerò in te.
 
Ti amo e ti amerò fino all’ultimo respiro e quando arriverà quel giorno, se potessi, vorrei vivere un’altra vita, solo con te.
Per sempre tuo,
Paolo.

Tempus Fugit

A Gennaio di quest'anno (2014), durante una crociera (leggi qui), abbiamo deciso di unirci civilmente. Dicevamo allora: "Abbiamo abbastanza tempo per fare tutto il necessario."
In un attimo siamo arrivati ai primi di Agosto. Accidenti come corre il tempo. Manca appena poco più di un mese alla fatidica data del 18 Settembre 2014. Se consideriamo che a metà Agosto andremo 5 giorni a Berlino per tornarci altri 3 giorni a fine mese, i giorni utili che rimangono sono davvero pochini!!! Poi c'è anche il lavoro con le sue scadenze, il Salone che non chiude mai ... (fosse per Roberto terrebbe aperto anche la sera fino a mezzanotte!)
Se all'inizio il nostro desiderio era che il tempo passasse veloce per arrivare prima alla nostra unione, ora vorremmo che rallentasse per essere certi di organizzare tutto come si deve.
Abbiamo dimenticato qualcosa o qualcuno lungo la strada? I preparativi come stanno andando? Sarà tutto pronto?
... un bel respiro ...
Ok, foglio e matita e controlliamo dall'elenco a che punto siamo (leggi qui)!

I vostri auguri, la nostra forza.

Gli auguri da parte delle colleghi e colleghi di lavoro di Paolo, espressione di sincero affetto. Grazie di cuore a tutte e tutti.
"Siamo orgogliosi di conoscerti, Infermiera Alessandra da poco tempo, io invece da qualche giorno in più. Ci uniamo alla vostra felicità sperando, desiderando di vederti presto."
Alessandra e Paolo Viani


"Le parole lette nel Vostro blog, mi hanno aperto il cuore e la mente. Il coraggio, la limpidezza, la perseveranza e non da meno l'amore che si percepisce dai Vostri racconti è unica e grande come Voi. Un Augurio Sincero."
Tiziana

"Le più sentite felicitazioni per questa nuova tappa del vostro viaggio insieme. Che l'amore, la tenacia e la capacità di sognare dimostrati fino ad ora vi accompagnino sempre. Qualcuno dice sempre: "Hai voluto la bicicletta, ... adesso pedala!", ma in tandem si fa meno fatica e si va più lontano."
Paola e Sara


"Cugino sai che sono sempre stata orgogliosa di te. Noi siamo quasi coetanei e abbiamo condiviso tanti momenti insieme. Da sempre ci piaceva fare le stesse cose (e non voglio entrare nei dettagli, sono ricordi solo nostri … . Nonostante tutto... hai le palle e sei riuscito a centrare tutti i tuoi obiettivi, compreso il congedo matrimoniale. Un abbraccio forte dalla tua cugina migliore e dalle sue sorelle."
Lia, Laura e Loredana

 

"Non ha confini il coraggio che nasce dall’amore e per amore si realizza. Non tiene conto di alcun pericolo, non ascolta nessuna forma di raziocinio. Pretende di muovere le montagne e spesso le muove". (O. Fallaci) Auguri di cuore al collega Paolo.
Alessandra Guidetti, Loredana Spaggiari, Adonella Barchi, Mariagrazia Varini, Ombretta Mossini, Vilder Canalini, Alberta Reverberi,  Barbara Bertozzi, Danila Artioli, Francesca Guidotti, Rossana Fontanesi, Sara Delmonte, Giacomo Boni, Nicoletta Bonacini, Loredana Nobili, Antonella Berselli, Mariolina Labardi Micheli, Cristina Cominci, Ilaria Magnani, Fabio Guerrieri, Ave Cavazzi, Stefania Pederzini, Giorgia Reverberi, Claudia Bottazzi, Nives Gibertoni, Antonio Pittelli, Claudia Vezzosi, Elisa Bertolini, Lara Cantarelli, Paola Burani, Rita Rosaz, Lara Manfredini, Alessandra Rabitti, Eleonora Fiorini, Manuela Dalla Salda, Gianfranco Bizzarri, Alessandra Morini, Monica Maioli, Paola Salsi, Raffaele Ferrara, Tiziana Ferrara, Barbara Magnanini, Angela Passeri, Martina Catellani, Barbara Bertani Pecorari


"Un sogno che sembrava impossibile, lo avete realizzato. E' la premessa di una lunga strada percorsa insieme e noi ne saremo testimoni per tutta la vita!"

Marcella, Elena, Marina, Antonella, Laura, Andrea, Morena, Sara

"Ma dai Paolo che bello!! CONGRATULAZIONI e grazie per i confetti ... all'ultimo matrimonio (quest'anno 3!) a cui ho partecipato ho preso il bouquet ... chissà che presto non mi sposo anch'io ... BUON MATRIMONIO." 
Alle


"Caro collega, anche per me il 1999 è un anno importante: ho iniziato a lavorare in Confesercenti nel 1999 con l'Alle, diventata poi, oltre che collega, una grande amica. Entrambe eravamo d'accordo nel ritenerti il maschio più simpatico e brillante di Confesercenti (anche se la tua era una vittoria facile ... ah ah ah ah) e il tuo lato B l'abbiamo "scoperto" prima noi di Roberto! Tutta questa premessa per dirti che ti stimo molto, perché  hai scelto di vivere la tua vita con consapevolezza e coraggio. Non voglio cadere nei luoghi comuni ma sono convinta che i coraggiosi hanno molte più probabilità di essere felici...ed è quello che auguro a te e Roberto: una vita piena di viaggi, scoperte ed emozioni. Auguri!" 
Adonella

"Ciao Paolo, sei stato carinissimo, devo essere sincera non me lo aspettavo da te .......... è proprio vero che le persone non si conoscono mai abbastanza!!! Vi auguro un mondo di bene e tanti auguri!"
Maria Grazia
"Ti ringrazio infinitamente del gentile pensiero e senza scivolare sulle banalità vorrei semplicemente esprimerti tutta la mia stima ... come uomo e come collega ... in questa società "falsa" piena di luoghi comuni e di stereotipi essere se stessi liberamente al di sopra di ogni cosa è indice di estrema intelligenza. Congratulazioni, con affetto,"
Lara
"Ciao Paolo,
ti volevo ringraziare e farti un mondo di congratulazioni e tanta felicità!!!!!!!!!!!!!!!!!"
Barbara

"ACCIDENTI! ... Paolo, grazie!!! ... x il pensiero carino che ho trovato oggi sulla scrivania! i confetti sn talmente belli che nn vorrei mangiarne nemmeno uno xche' poi si rompe la scala dei colori!!! Cmq purtroppo adesso nn riesco più a essere in ufficio presto la mattina (sai....la  pigrizia....)perciò ho meno occasioni di Vederti.  In ogni caso VI auguro tantissima felicita'...(e tanti viaggi....)..mi raccomando poi i libri con le foto, eh!… (almeno le spiagge le vedo li'!)"
Paola


Perchè?

Com'è nata l'idea dell'unione civile di Roberto e Paolo? Dovete sapere che già diversi anni fa, Paolo sperava che anche in Italia approvassero una specifica regolamentazione per le coppie di fatto, anche omosessuali. In particolare per l'affermazione dei diritti civili in quanto coppia. Mentre Paolo mostrava un vivo interesse, Roberto è sempre stato riluttante. "Non sarà un pezzo di carta che ci tiene uniti" diceva. Non aveva torto, ma senza alcun riconoscimento tutto quello che avrebbero costruito assieme, rischiava di andare perduto.
Non ne parlarono più fino ad uno dei loro ultimi viaggi.
Durante la crociera da Singapore ad Hong Kong, nel mese di Gennaio 2014, hanno conosciuto una coppia di ragazzi olandesi che erano assieme da ormai vent'anni (ndr si dice sempre ragazzi anche se prossimi ai sessanta, chiaro!). Non erano sposati anche se in Olanda è un atto riconosciuto da anni, perché uno di loro, che aveva già contratto un precedente matrimonio egualitario, percepiva la pensione di reversibilità del precedente compagno precocemente deceduto. Avrebbe perso tale diritto in caso di successiva unione e da qui la scelta di non ufficializzare la loro convivenza. Spiegarono che i diritti delle unioni tra partner dello stesso sesso sono identici a quelli di una coppia etero. Questa loro testimonianza diretta fece maturare, a Roberto, l'idea di unirsi ufficialmente. Una delle ultime sere del viaggio, mentre erano sul ponte esterno della nave a sorseggiare un rum, Roberto fece la proposta a Paolo. Ovviamente la sua risposta fu positiva.
I loro nuovi amici olandesi, carichi della loro esperienza personale, una volta tornati a casa, si informarono quali fossero i requisiti per unirsi civilmente nel loro Paese. Purtroppo in Olanda, così come negli altri Paesi europei, è necessaria la residenza di almeno uno dei due contraenti.
Senza perdersi d'animo si informarono ulteriormente e scoprirono che New York, una delle loro città preferite, offre la possibilità di unirsi civilmente, anche alle persone non residenti.
Detto, fatto!
Contattata Raffaella, la loro amica e consulente di viaggi, iniziarono questa nuova avventura, che con questo blog desiderano condividere con tutti.

Congedo matrimoniale

Paolo nonostante abbia già avuto un precedente matrimonio (errare è umano ma perseverare è diabolico!) e anche se questa è una unione civile ancora non riconosciuta nel nostro Paese, ha chiesto e ottenuto il congedo matrimoniale.
Cogliamo l'occasione per ringraziare pubblicamente i dirigenti della Confesercenti di Reggio Emilia
per la maturità e la sensibilità verso la persona. Una positiva risposta ai "valori" della coppia indipendentemente dall'orientamento sessuale, segnando una vera e propria svolta culturale. La prova che con il rispetto dei valori umani si possono superare le resistenze culturali.
Noi non crediamo di dover far valere la richiesta dei nostri diritti con carri allegorici o l'esasperazione dell'omosessualità. Quelle sono carnevalate, una valvola di sfogo tanto per  lasciar fare.
Noi chiediamo semplicemente il riconoscimento di soli 3 diritti fondamentali delle persone:
  • diritto al riconoscimento dell'unione,
  • diritto al patrimonio,
  • diritto all'assistenza.
Sono buttati lì in ordine sparso, ma tutti (personalmente) diritti di civile importanza.
Diritto al riconoscimento dell'unione. Se nel retaggio culturale il termine "famiglia" è inteso come l'unione di due persone di sesso differenti, non chiamateci famiglia. Chiamateci come volete, non è l'etichetta che fa la differenza ma riconosceteci gli stessi diritti delle persone che decidono di vivere assieme in comunione di affetti ed interessi. Per inciso l'etimologia del termine "famiglia" ha tutto un altro significato da quello che si dice!!!
Diritto al patrimonio. Nel caso uno dei due dovesse mancare, noi chiediamo che il patrimonio costruito assieme in tanti anni di convivenza e sacrifici rimanga nella disponibilità del superstite o comunque poter disporre del patrimonio anche diversamente dai parenti (serpenti). Così anche, ad esempio, la reversibilità della pensione.
Diritto all'assistenza. A noi è capitato una sola volta (per fortuna). In considerazione che fin dall'inizio abbiamo condiviso tutto, anche il conto corrente e Roberto doveva sottoporsi a delle cure odontoiatriche costose, durante una visita preparatoria, Paolo aveva chiesto ulteriori informazioni al medico dentista. "Lei chi è?" - "Sono il suo compagno!" rispose Paolo. - "Lei non è né un familiare né un parente stretto. Non ha nessun diritto di essere informato sullo stato di salute di Roberto!" Concluse il medico. Il dentista perse due clienti!

Conoscete davvero Roberto e Paolo?


Cruci Roberto e Paolo
 



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Verticali

1. Alla morra cinese Roberto le giocherebbe sempre
2. Se Paolo fosse un animale sarebbe un ... (secondo Roberto)
3. Il motto di Roberto
5. Tutte le sere li massaggia Paolo a Roberto
6. La professione di Roberto
7. Segno zodiacale di Paolo
9. La passione di Roberto e Paolo
10. Roberto si è rifatto ...
11. Farà da testimone alla loro unione
12. Dove ha i tatuaggi Paolo
13. Mese di nascita di Paolo
14. Con quale simpatico nomignolo Paolo chiama Roberto
15. Ridente località dove vivono attualmente ... ancora per poco
19. Cibo preferito di Paolo
20. Vi è nato Paolo tanti, tanti ma tanti anni fa
22. Colore degli occhioni di Paolo

Orizzontali

4. Gli occhi di Roberto sono ...
5. Segno zodiacale di Roberto
6. La risposta di paolo al buongiorno
7. La loro Osteria preferita
8. Cibo preferito di Roberto
16. Stato civile di Paolo fino al 17/09/2014
17. Nome di donna che  Paolo ripete sempre
18. Mese di nascita di Roberto
19. Quelle di Paolo non si rompono mai
21. Ha dato i natali a Roberto
23. Città della loro unione civile
24. Dove ha un tatuaggio Roberto