L'AMORE E' UN VIAGGIO

"E' che, senza Roberto, non ho ricordi." (Paolo)


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Vanity Fair 27/08/2014

"Cari amici di Vanity Fair, mi chiamo Roberto e il 18 Settembre, a New York, sposerò Paolo, il mio compagno di vita. ..."
Inizia così la lettera che Roberto ha inviato alla redazione di Vanity Fair. In hotel a Milano la sera prima di partire per Berlino, l'ha scritta di getto con la schiettezza che lo contraddistingue.
Lo sfogo del figlio verso la propria famiglia che non accetta l'unione tra loro.
Come può un genitore non desiderare il bene per i propri figli?
A pagina 5 di Vanity Fair n. 33 del 27 Agosto 2014.


"Cara mamma e caro papà,
dopo due settimane dalla nostra ultima telefonata  scrivo questa lettera perché a sangue freddo riesco meglio.
Da voi ho imparato molto , siete stati oltre ai miei genitori anche i miei compagni di vita.
"Mi raccomando l'educazione prima di tutto, il rispetto e l'affetto!" In questo modo sono cresciuto insieme ai miei fratelli  senza mai creare dei problemi. Affrontando scuola e mondo del lavoro siamo diventati tutti noi adulti e consapevoli delle nostre azioni.
Ricordo nelle vostre affermazioni che il vostro sogno era di vederci tutti felici e contenti ... eppure qualcosa non mi torna.
Sappiate che io sono molto contento e realizzato.
Vi ringrazio per tutto quello che avete fatto per me, per i miei fratelli.
Vi voglio comunque bene.
Vostro figlio, Roberto"


Ciao Vanity, mi chiamo Roberto , ho 39 anni e mi sono deciso di scriverti per mandare  questa lettera ai miei genitori. Il 18 settembre a New York mi unirò in matrimonio con il mio compagno di vita, Paolo.
La famosa telefonata intercorsa tra me i miei genitori non è finita bene. Vi premetto che all'età di 24 anni sono uscito di casa raccontando tutto ai miei.
"Se varchi quella porta non entrerai mai piú!!!!" le ultime parole.
Ebbene dopo il forte temporale ho rivisto finalmente il sole. Mia madre mi ha cercato per vedere che fine aveva fatto il suo bimbo.
Da qui fino a qualche giorno fa tutto bene ... poi lo sfacelo!! In questi 15 anni insieme ho preso casa, ho una mia attività con vari dipendenti, ma sembra che tutto questo non sia servito a far capire che io sono felice perché tutte queste cose le ho fatte insieme al mio compagno di vita.
"Sono orgogliosa di tutto quello che hai fatto, ma di tutto il resto ci vergogniamo!!!!"
Cara Vanity, scusa del mio sfogo. Volevo solo dire a tutti i genitori che ti seguono tutte le settimane , che se veramente vogliono bene ai propri figli devono accettare tutte le loro scelte di vita.
In altro modo crescono solo dei repressi.
Comunque voglio terminare ringraziando te, mio padre, mia madre ma soprattutto il mio compagno che in questi 15 anni mi ha aiutato, seguito, curato e amato.
Grazie Paolo ... per sempre tuo.
Roberto

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