L'AMORE E' UN VIAGGIO

"E' che, senza Roberto, non ho ricordi." (Paolo)


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Capitolo V - Fuori di casa

Paolo aveva intrapreso un cammino fondamentale della sua esistenza e non poteva, anzi non doveva tornare indietro. Quella era la sua vita nonostante la certezza che si sarebbero manifestate molte difficoltà.
Convivere con la moglie, in quei mesi estivi non è stato facile. Avevano già avviato le pratiche della separazione; inizialmente era consensuale. Altrettanto difficile fu quando comunicò ai genitori che con lei stava finendo il rapporto e che avrebbe preso un pausa di riflessione. Sarebbe uscito di casa e per far fronte alle spese, avrebbe condiviso un appartamento con un amico.
Paolo scelse la zona di Sorbolo, perché era ad un'equa distanza tra Reggio Emilia dove lavorava, Luzzara il paese dei suoi genitori e a metà strada tra Parma dove lavorava Roberto e casa sua Viadana. Sarebbe stato più facile per Roberto fermarsi ogni tanto.
Paolo cercava una sistemazione provvisoria, un contratto d'affitto limitato nel tempo. In una piccola palazzina di recente costruzione, posto appena fuori dal paese in zona residenziale tranquilla, l'appartamento era spazioso e luminoso, con grande soggiorno, cucina abitabile, due camere matrimoniali e doppi servizi. Grande terrazzo, cantina, garage e posto auto. Completa di arredamento.
Paolo si trasferì verso la fine del mese di Ottobre. Era un sabato e per farsi aiutare nel trasloco aveva chiesto aiuto a Luca, suo nipote più grande. Non aveva molto da portare via, perché lei aveva ottenuto oltre all'uso dell'abitazione, tutto il suo contenuto. A Paolo rimasero solo gli effetti personali e poco altro. In compenso era certo di avere conquistato la libertà.
Quel sabato al termine del lavoro, Roberto si fermò nella nuova abitazione, per aiutarlo con gli ultimi scatoloni e specialmente per stargli vicino la prima notte.
"Sono appena quattro mesi che ci conosciamo, è ancora presto, per me, uscire di casa." gli disse Roberto il giorno dopo durante la colazione. Paolo non aveva alcuna intenzione di forzare le sue scelte. Avrebbe aspettato, pazientemente.
La solitudine di Paolo durò appena una settimana. Il sabato successivo, dopo il lavoro, Roberto andò direttamente a casa dai suoi genitori a prendere i suoi vestiti. Anche per lui non è stato semplice. Nonostante avesse informato i genitori ed i familiari della sua situazione da diversi anni, il padre gli intimò: "Se esci da quella porta per andare e vivere con un uomo, non tornare mai più!"
Anche lui aveva fatto la sua scelta, nonostante tutte le incertezze e le difficoltà che avrebbero potuto incontrare nel loro cammino.
Da quel momento ogni giorno lo hanno trascorso assieme. Hanno condiviso tutto con grandi sacrifici e umiltà. Paolo aveva un stipendio normale ma a quel tempo doveva pagare sia la quota del mutuo della casa  assegnata a lei, sia l'assegno di mantenimento.
Roberto era apprendista parrucchiere e lo stipendio era quello che era.
Valutavano ogni spesa con attenzione. Ancora oggi raccontano che per asciugare la biancheria tendevano uno spago da una parte all'altra della stanza! Non potevano permettersi neanche la spesa di uno stendibiancheria.

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