L'AMORE E' UN VIAGGIO

"E' che, senza Roberto, non ho ricordi." (Paolo)


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E noi?

Anche l'Estonia ha detto si alle unioni tra persone dello stesso sesso, è il primo Paese, ex Sovietico a farlo. Così in Europa ben 19 Paesi su 28 tutelano le coppie omosessuali. E in Italia? Lo scorso Luglio anche la Croazia ha detto si alle unioni civili. E noi? Le affermazioni del Presidente del Consiglio ci hanno dato qualche speranza. Ci auguriamo che non siano le solite intenzioni e che alle parole seguano i fatti concreti e a breve termine. Mi piacerebbe che in Italia, prima della conclusione del semestre di presidenza dell'Unione Europea sia approvata una legge per la nostra tutela. Al di là dell'orientamento politico, apprezziamo quanto dichiarato e che finalmente siano poste al centro dell'attenzione la persone e non le antiquate ideologie dei partiti. Siamo cittadini italiani ai quali sono ancora negati diritti fondamentali. Riconoscere i giusti diritti alle coppie omosessuali non toglie nulla alle altre né tantomeno ai singoli cittadini.
A chi dice che ci sono altre priorità da affrontare noi rispondiamo che da oltre un decennio si dovevano adottare i provvedimenti suggeriti dalla Unione Europea.
A chi dice che non dovremmo avere gli stessi diritti perché una famiglia è costituita solo da un uomo e una donna, rispondo che allora dovrebbero essere diversificati anche i doveri. Perché quando fa comodo al fisco, i nostri redditi sono considerati come fossimo un nucleo familiare ancorché non riconosciuti? Perché un parlamentare può lasciare il suo vitalizio al proprio barbiere mentre al mio compagno non spetta nulla?
A chi dice che non siamo una famiglia rispondo di leggere il provvedimento legislativo italiano che considera, dal punto di vista civile, "famiglia anagrafica" l'unione di persone per motivi affettivi senza distinzione di sesso (Legge 1228/54 e DPR 223/89). Non solo, l'Art. 2 della Costituzione Italiana stabilisce che: "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità" 
Ovviamente la famiglia è una formazione sociale in cui l'individuo svolge la sua personalità, e su questo non è possibile obiettare alcunché. L'Art. 3 sempre della nostra Costituzione, recita:"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali" 
Questi due articoli sono inseriti nella parte introduttiva della Costituzione intitolata "Principi Fondamentali", dunque non messi lì per caso. Già questo dovrebbe far riflettere, in quanto costituisce la base di ogni discussione in merito ai diritti civili.

A chi crede di conoscere il termine "famiglia" ricordo che l'etimologia della parola famiglia è da ricondursi al termine osco fama casa, da cui il latino famīlia, cioè l'insieme dei famûli. Pertanto, famiglia in senso stretto ed originario, significa piccola comunità di "persone che abitano nella stessa casa".
A chi afferma che amore possa essere solo tra un uomo e una donna, noi vi invitiamo a conoscerci e a non ignorare la nostra storia, i nostri sentimenti, la nostra dignità.


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