L'AMORE E' UN VIAGGIO

"E' che, senza Roberto, non ho ricordi." (Paolo)


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Reggionline 18/09/2104

Paolo e Roberto si sposano oggi a New York


Convivono da 16 anni, sono di Gualtieri e Viadana e chiederanno al Comune di Parma di registrare la loro unione gay. E agli scettici dicono: "Perché giudicate?"
Una splendida veduta di New York
PARMA – Dopo 16 anni di convivenza hanno deciso di sposarsi. Non hanno potuto farlo a Gualtieri o Viadana, i loro paesi d’origine, o Sorbolo, dove vivono. Ma hanno dovuto lasciare l’Italia, perché nel nostro Paese il matrimonio tra persone dello stesso sesso non è permesso. Oggi Paolo e Roberto si uniranno a New York, una scelta dettata dall’amore per la Grande Mela e anche dal fatto che negli altri Paesi europei è necessaria la residenza di almeno uno dei due aspiranti sposi.
I due sposi hanno festeggiato con gli amici all’Osteria da Bortolino il 7 settembre e oggi pomeriggio alle 16.30 si svolgerà la cerimonia nello scenario di Central Park. Per raccontare l’evento hanno anche dato vita a un blog, dove parlano della loro storia d'amore.
Dopo il rito “la licenza sarà poi trascritta all'Ufficio Matrimoni del Comune di New York che ne spedirà una copia a casa per provvedere alla trascrizione in Italia, cosa che faremo sicuramente!”, annunciano dal blog. La città nella quale faranno la loro richiesta è Parma. La coppia ha accolto con favore l’iniziativa di Reggio Emilia di dare il via libera alla registrazione dei matrimoni gay. “Bene un piccolo passo avanti. Ma ahimè manca ancora una legislazione nazionale che è l'unica a garantire i diritti necessari alle unioni omosessuali. Sarebbe ormai ora che il legislatore italiano prenda una precisa  posizione sull’argomento delle coppie omosessuali e più in generale delle coppie di fatto. L’Italia è l’unico Paese europeo che non ha ancora legiferato in materia di unioni omosessuali”.
Nel blog il gualtierese Paolo si rivolge alle persone che non approvano la loro scelta. “Perché giudicate? Sono come sono. Sono quello che sono, una persona come te che chiede solo il rispetto per la propria identità. Rispetto per quello che sono, per come sono. Quello che faccio, nella mia intimità, agli altri non deve interessare nulla. I sentimenti che ci legano sono gli stessi che legano tutte le coppie che si vogliono bene. Avete forse paura di sentire parlare di amore tra persone dello stesso sesso? Noi siamo una coppia come le altre, con gli stessi doveri: lavoriamo, produciamo reddito e paghiamo le imposte e le tasse. Ma in cambio non otteniamo gli stessi diritti.
Qualsiasi giudizio offensivo o contrario al rispetto delle persone rappresenta una grave aggressione all'uguaglianza dei sessi e alla libertà di espressione prevista dalla Costituzione della Repubblica Italiana a da tutti i Paesi moderni”
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